Per questa bionda particolare il birrificio si è ispirato all’uso dei monaci antichi che producevano delle piccole quantità di birra per consumo proprio visto che anche i monaci avevano il diritto di prendere un buon bicchiere di birra. Ligi al dovere quali erano, ne preparavano una variante con un minore tasso alcolico che consentiva loro di rimanere lucidi e di dedicarsi al lavoro e alla preghiera. Il più basso contenuto alcolico non toglie però nulla al tipico gusto della birra d’abbazia.
Si presenta di color oro velato e schiuma cremosa. Questa racchiude i profumi che grazie al dry hopping sprigionano un intenso aroma agrumato di luppolo. Il sapore equilibrato tra il lievito Ename e le note erbacee, finisce agrumato e secco.