Questo vitigno antico, il Bianchello, chiamato anche Biancame, viene coltivato esclusivamente sulle colline del fiume Metauro. Vino mitologico perché Tacito, filosofo e scrittore della Roma imperiale, lo cita quale responsabile della sconfitta di Asdrubale da parte delle legioni romane nella battaglia nel 207 a.C., combattuta proprio nei pressi di questo fiume. Il Bianchello ha rappresentato il vitigno simbolo al quale è stata dedicata una vita di lavoro. Il lavoro svolto ha portato ad individuare territori sui quali impiantare vigneti con caratteristiche diverse gli uni dagli altri, atti a conferire uve e vini con una forte personalità, a sperimentare tecniche enologiche avanzate nella vinificazione con produzione di vino in riduzione ed in criomacerazione.
Dal colore giallo paglierino splendente con riflessi verdi. Al naso eleganti note floreali di biancospino, tiglio e giglio. Fruttato, richiama pompelmo e cedro, poi ananas, melone bianco e salvia, dragoncello ed erba cedrina. Si caratterizza per la spiccata mineralità iodata. All’assaggio la ricchezza acida è equilibrata dall’importante apporto glicerino, quindi fresco e sapido. Finale persistente con richiamo fruttati di agrumi con conferma di mineralità e finezza.