Il vitigno Incrocio Bruni 54 è stato creato nel 1936 dal prof. Bruno Bruni, che lavorò per il Ministero dell’Agricoltura nel periodo 1930-1950, incrociando tramite impollinazione le varietà Sauvignon Blanc e Verdicchio. E’ poco diffuso ed esclusivamente nella regione Marche. Nel corso degli anni questa uva stava quasi scomparendo, attraverso un progetto di ricerca sono state ritrovate alcune barbatelle, ripiantate in un piccolo appezzamento.
Alla vista colore giallo paglierino, leggeri riflessi oro, al naso presenta note di sentori erbacei di foglia di pomodoro, fruttati agrumi e bergamotto, floreale di sambuco. In bocca spicca la freschezza bilanciata da calore e morbidezza, finale di bocca agrumato. Su preparazioni come antipasti e primi piatti strutturati, con grassezza, tendenza dolce, leggermente speziati, succulenti, leggermente untuosi. Secondi piatti di carne bianca.
La Cantina Terracruda ha origini recenti, ma la passione che la anima ha radici antiche. Nasce dall’unione e dalle idee di tre soci che hanno seguito la loro vocazione credendo nelle potenzialità di un territorio, nel quale la produzione di vino era prevalentemente realizzata a carattere familiare. Senza dimenticare le proprie origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro, il progetto parte nel 2000 con l’acquisizione di oltre 20 ettari di vigneti, di cui 10 già impiantati con uve autoctone, e altri 10 rimpiantati con varietà locali, in particolare l’uva Aleatico, utilizzata per la produzione della Doc Pergola. L’attività si concretizza nel 2005 quando la Cantina Terracruda, sotto la guida dell’enologo Giancarlo Soverchia, inizia a vinificare internamente in una struttura nuova e tecnologicamente avanzata, con l’intento di unire tradizione e innovazione.