Pikler, Colli Pesaresi Rosso DOC si presenta rosso rubino intenso e carico. Al naso aromi intensi e persistenti di piccoli frutti di sottobosco, un po’ di humus, cuoio e un po’ di vegetale. In bocca risulta corposo, strutturato ed elegante, con un tannino ben equilibrato che lascia intravedere un buon potenziale d’invecchiamento. Si abbina perfettamente a carni arrostite, brasati, selvaggina e formaggi stagionati.
Teresa Pichler o Pikler (1769-1834) è stata un’intelligente e raffinata attrice italiana, moglie di Vincenzo Monti, il maggior esponente della letteratura neoclassica italiana. La coppia soggiornava spesso a San Costanzo, soprattutto durante i mesi estivi. A Teresa Pikler i repertori biografici ottocenteschi dedicano una voce in quanto «ispiratrice di Ugo Foscolo»: com’è noto, il nome della Teresa delle Ultime lettere di Jacopo Ortis allude a quello della Pikler, per la quale Foscolo nutrì una passione infelice. Le biografie di Teresa si soffermano quasi esclusivamente su questa vicenda amorosa che tuttavia in un primo momento fu corrisposta; altre fonti mettono in rilievo la mondanità, la bellezza della donna e il suo carattere forte e pragmatico.
La Cantina Bruscia rappresenta l’attuale capitolo di una lunga tradizione famigliare che, iniziata in tempi lontani, dalla prima metà del XIX secolo, si tramanda la cultura e i valori dell’arte enologica. Ciascun discendente di ben quattro generazioni, a partire da Bruscia Modesto, vive, lotta e ama il proprio lavoro di viticoltore, trasudando tanta fatica ma ottenendo grandi soddisfazioni. Il patrimonio viticolo si sviluppa con il figlio Bruscia Vittorio, che si distingue già per la produzione di un ottimo vino proveniente dalle uve del Bianchello del Metauro, Sangiovese, Cabernet e Sauvignon. A Spicello, una piccola frazione del comune di San Giorgio di Pesaro, nasce il primo vigneto, piantato da Bruscia Osvaldo, il primogenito di Vittorio e Adele Filippetti. Poi continua la storia della Cantina Bruscia. Negli anni ’60 il duro lavoro e lo spiccato spirito imprenditoriale porta la famiglia Bruscia ad essere proprietaria di svariati appezzamenti di terreno, sviluppando particolarmente la viticoltura in 30 ettari di terreno.